mercoledì 22 agosto 2012

Tvd 3x11 Our Town (La nostra città) About Humanity Switch

Il mio commento al 3x11! Ma quando ricomincia The Vampire Diaries??
No, non mi dite niente, lo so quando! è che non vedo l'ora che arrivi la quarta stagione ...


In quest'ultimo episodio l'incrocio di scene iniziali è magistrale: Damon che si insapona (goduria sua e nostra) con un sorriso accennato, ma chiaramente soddisfatto, fa da contraltare alla foga di Elena. Ora, io quella donna non la capisco fino in fondo. Io romperei tutto forse, no? se proprio le emozioni fossero troppe da tenere dentro. Disperandomi, potrei forse dare in escandescenze... lei no: “incanala la frustrazione”. Già che c'è, si allena, non spreca energie. La Fdl … ehm, volevo dire, Elena ottimizza le emozioni.

Non riesce a gestire quello che è successo: non avrebbe dovuto provare quello che provava? (e perché no poi?) ma lo prova, ha corrisposto a quel bacio. Quel perenne fissare le labbra di Damon (perché un bel po' di noi non le fissa?) dice del suo inconscio più della domanda che aveva posto a Caroline “Se provassi attrazione per lui, questo cosa direbbe di me?”. Rimanere coinvolta (sentimentalmente) con i vampiri, oltre che hot, è deplorevole e irrazionale da molti punti di vista, ma soprattutto da quello di una ragazza bene di una “tranquilla” cittadina come Mystic Falls. 

La domanda è se Elena sia ancora questo, e il 3x11 è un episodio di consuntivi e di indagini sulla propria identità. Lei poi si chiederà “i miei genitori sarebbero fieri di me?”. L'occasione del compleanno di Caroline è uno spartiacque anche per Elena. Eppure deve riconoscere il ruolo che Damon ha assunto nella sua vita. Non avrebbe saputo come fare senza di lui, e l'attrazione che prova non può nascondersela.
Ora qualcosa di nuovo si affaccia all'orizzonte della sua coscienza: Damon vuole qualcosa da lei, quindi sente l'esigenza di difendersi da colui al quale finora si è affidata; per questo sarà Matt che poi chiama quando ha bisogno di contare su un affetto e un sostegno completamente gratuiti.

Comunque, tornando alle scene iniziali, avete notato la pausa significativa quando chiede ad Alaric se ha sentito … Damon, per caso? Perché? “Nothing” sguardo fintamente noncurante da sopra alla tazza.
E Damon a Stefan che gli chiede “Che hai oggi?” “Nothing”. Sorriso leggero spalmato su colui sul quale voleva avere la meglio. Non sto dicendo che Damon si stia godendo la conquista... solo un po', va!... Ma dai! Per due stagioni e mezza è stato definito dal non essere amato, prima da Kat, poi da Elena. Era sempre stato solo Stefan. E che cavolo!! Gliela vogliamo concedere questa leggera, frizzante esultanza? Se la è ampiamente meritata. E secondo me senza perdere troppo sé stesso; i suoi cambiamenti, nonostante le apparenze (era il cattivo all'inizio non dimentichiamolo) sono stati meno assoluti di quelli del fratello, da angelo coi denti a punta a ripper, a cinico assoluto.
Stefan chiede a Damon se ha parlato ad Elena delle bare. Probabilmente perché lui al suo posto l'avrebbe fatto. Damon tiene il segreto. Spesso ha raccontato a Elena gli sviluppi, ma ora la tiene all'oscuro. Ha forse un maggiore equilibrio fra i due lati della personalità.

Il gioco di sfida fra Stefan e Klaus è notevole, un braccio di ferro gestito con nonchalance.
“Mettimi alla prova”. Stefan è stanco di avere paura. Si ha paura quando si ama qualcuno. Non gli interessa chiedersi se queste persone, Elena, Damon le ama davvero. Può darsi che lo sappia in fondo, ma lui non ha nessuna intenzione di scavare dentro di sé. Sta allontanandosi dallo Stefan che ha lasciato andare Elena nelle mani di Klaus la prima volta, perché lei aveva deciso così. Costretto in una posizione di debolezza. Amare rende deboli. Questa è la sua ipotesi. Superficiale è chiaro, ma è molto più “economico”, funzionale si potrebbe dire, per lui non riflettere e non porsi domande. È disposto a rischiare che Elena diventi un vampiro? Forse sì, forse no. Che Damon muoia? Può darsi di no. Ma lui sta giocando al gioco più facile: il gioco di forza. Così può dare spazio al sentimento più immediato, la rabbia. Se pensasse, se scavasse a fondo, dovrebbe rivolgerla contro se stesso, perché, libero arbitrio o no, ha goduto a uccidere, si è deliziato a lasciar emergere il mostro dentro di lui. La recitazione di Paul Wesley ce lo ha mostrato molto molto bene. Essere arrabbiato con Klaus è la sua salvezza per poter sfogare quelle emozioni che affiorano. E perché sta facendo questo? Quando Stefan difende l'ipotesi che Klaus stia bluffando Damon gli dice “Devi essere disposto a perdere tutto se ti sbagli...” e intende Elena e se stesso. E Stefan fa una pausa e guarda Damon significativamente: come a dire “e chi ti dice che non sia disposto?” Il motivo per cui Stefan sta esplorando la sua capacità di coltivare la sua indifferenza e il suo cinismo, ricacciando indietro qualsiasi sentimento affiori dentro di lui … siamo noi. Sì, proprio noi che storcevamo la bocca davanti allo Stefan bravo fidanzato, davanti alla sua empatia e al suo rispetto. Gli sceneggiatori hanno voluto sostanziare la qualità apparentemente uniforme della sua “bontà”, ci hanno fatto scavare per scoprire cosa c'era nel profondo: dietro un guscio non molto spesso, faticosamente costruito in decenni, c'era un magma ribollente.

Damon e Alaric vanno al consiglio. Che già di per sé a pensarci fa ridere, accomunati dal fastidio per quell'incombenza.
Alaric - “Adesso ti importa se qualcuno vive o muore?”
Damon - “Ho una piccola lista”.
Alaric - “Senti chi parla di regolatori di umanità”.
Il tema è quello. In questo tempo di consuntivi (a causa dei compleanni) e dopo tutti questi cambiamenti, chi sono e cosa vogliono essere i nostri personaggi?
Caroline dà l'addio a quella che era per poter andare avanti. E anche Elena lo fa. Ma procediamo per gradi.

Adoro Damon quando rompe la finzione mondana con Klaus e la mamma di Tyler. “Carol, non prenderla nel modo sbagliato, ma ti rendi conto che stai leccando il culo a un ibrido immortale che ha rovinato la vita di tuo figlio?”
Lo charme di Klaus è innegabile, con sorriso assassino (literally) e diplomazia volge la situazione a suo favore col consiglio. E l'accento inglese? Fuoriclasse, qualunque mezzo scelga di usare.

Al compleanno/funerale Elena fronteggia, attraverso l'accusa di Bonnie, il fatto di essere pronta a fregarsene del libero arbitrio di Jeremy. Con Matt si giustifica dicendo che non sapeva cos'altro fare per non perdere un'altra persona che ama. Un altro leggero cedimento al fine che giustifica i mezzi, dopo quello scioccante della pugnalata alle spalle di Rebekah. Sembra che, per un'osmosi dovuta all'assidua frequentazione, Damon abbia imparato a tenere in considerazione una breve lista di persone che non vuole che muoiano, mentre Elena abbia imparato la sua spregiudicatezza nel prendere le decisioni più opportune anche se non sempre quelle giuste.

La moralità in ridefinizione. “Humanity deeper switch” appunto. Per inciso, quando questi contenuti passano attraverso media che arrivano a milioni di persone io preferisco essere ben cosciente di quello che mi si propone. Voi no? Certo è solo televisione, ma... non lo so, io ci penserei. Un'altra cosa che infatti un po' mi ha scioccato è l'eliminazione veloce degli ibridi. Sono persone a tutti gli effetti con l'aggravante che il loro libero arbitrio è stato minato da Klaus, come l'episodio di Tyler ha dimostrato; sostanzialmente non è colpa loro quello che fanno a causa dell'asservimento. A Tyler riserviamo un altro trattamento perché “è dei nostri”? Ah già: si può sempre invocare il facile codicillo della legittima difesa. Nei telefilm fantastici una volta gli “innocenti” venivano preservati finché si poteva, parlo di Buffy o anche di Supernatural. Qualcosa sta accadendo. Con il fine dell'efficacia della storia si può accettare di tutto?

Damon - “Se vuoi battere il cattivo devi essere più furbo”.
Stefan - “No, devi essere il cattivo migliore”. Tentativo di sovvertimento delle regole? Damon rimane perplesso, ci pensa su e poi confesserà abbastanza candidamente a Elena di ammirare il fratello. Detto da lui non fa una piega..

Klaus - “Quel tipo di amore non muore mai”, a proposito del sentimento di Stefan per Elena; il nostro ibrido originario sembra dare voce ai nostri pensieri. Lo sa perché l'assunto vale anche per lui forse?

La scena della corsa folle sul ponte: sul filo del rasoio le emozioni, la determinazione feroce di Stefan e quella sfumatura di … piacere nel terrorizzare Klaus ed Elena stessa. Poi quella fuggevole incrinatura nella voce mentre le risponde e la lascia lì da sola. Più una fuga per nascondere il subbuglio dell'animo di fronte alle sue lacrime, che la dimostrazione che davvero non gli importa di lei. Confesso che secondo me la recitazione di Paul Wesley viene da un punto più profondo dentro di lui che non quella di Ian Somerhalder. Posso sbagliarmi... secondo voi?

Klaus e Caroline. Ok, devo dirlo: non ci credo a un genuino interesse di Klaus, però staremo a vedere. Noto soltanto che tutto questo cambio di scene, a proposito della nostra bionda preferita, prima del dialogo sul letto di dolore deve voler dire qualcosa. Prima Elena e Bonnie cercano di festeggiarla a scuola, poi a casa e poi finiscono in una cripta tombale. Si vuole forse intendere uno sviluppo del personaggio che vada oltre il cliché della studentessa-figlia d'oro-solo un po' vampira che abbiamo amato finora? Comunque la necessità di andare avanti, con la cerimonia del funerale alla ragazza che Caroline è stata, si conferma nella stanza della suddetta, con il nostro villain caratteriale che fa da pigmalione. La prospettiva di un vampiro va oltre le convenzioni umane e c'è tutto un mondo là fuori. Che cosa sta succedendo? Con il suo “Voglio vivere” il personaggio di Caroline sta procedendo. E verso dove? A che cosa ha detto sì prendendo il sangue di Klaus? Spero che Caroline non cambi più di tanto, adoro la Barbievampira così com'è.
“Genuine beauty...”, per inciso, notato come Klaus ha distrutto il regalo di Tyler? Con eleganza, leggerezza e, a mio parere, una spocchia molto inglese.
Per gli amanti di Buffy, vi ricordate quando Darla trasforma Angel in vampiro e quando Drusilla trasforma Spike? La stessa domanda. “Vuoi tutto il mondo e un'altra vita?” Si può dire di no. La mela del maligno titilla la libera scelta di colui che è sottoposto a tentazione. “Voglio vivere”. Potrebbero aprirsi qui altri sviluppi. Speriamo che non succeda nulla a Caroline.
E io che avrei fatto davanti all'altro braccialetto? Avrei pensato che mi si volesse comprare.

Damon ed Elena. Che posso dire? L'espressione di Damon è perfetta. Niente facile gioco di sopracciglia, niente debolezza, niente lieve strafottenza: perfetto. Ed Elena deve usare la sua razionalità e le lezioni della giornata per non cedere alla tentazione di essere abbracciata e consolata. Sta riflettendo, questo work in progress per capire il punto della situazione la aiuta a non sporgersi sul vortice del coinvolgimento.

Torniamo al nostro dolce Matt: il punto di vista esterno che consente a Elena (e a noi) di guardare la situazione dal di fuori. Questo dialogo mi lascia inquieta. Cosa implica dire addio alla Elena che non si sarebbe mai innamorata dei vampiri? Che ora deve utilizzare le stesse loro categorie, abbracciare in pieno quel mondo in cui muore sempre qualcuno prima del dolce, in cui si devono fare scelte discutibili per poter sopravvivere? E il campione della normalità le sta dicendo che non se la sta cavando troppo male? Sarebbe a dire che la persona che sta facendo quelle scelte, la persona che Elena sta diventando è “ok”? Ricordate quando Damon diceva che Elena cominciava a somigliare sempre più a Katherine? La vampira centenaria tende a sistemare le faccende e le vite di quelli che ha intorno a suo piacimento per portare avanti i suoi progetti. Elena, per non subire più, per non essere ancora l'anello più debole della catena, sta cercando di fare lo stesso. Che la mania di controllo sia un lascito genetico delle doppelganger? Meno male che con questo affascinante materiale umano e superumano controllare eventi e persone non è facile. Ed è questo il bello di TVD!

Il colpo di scena finale: un'altra linea narrativa con il bel viso accattivante di Meredith, un'altra ondata nel flusso potente che ci trasporta giù per le pericolose cascate di Mystic Falls.


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